Oggi 8 marzo è andato in scena il primo passo dello switch-off della transizione al nuovo digitale terrestre Dvb-t2 con la trasmissione dei canali tv che ora è obbligatoriamente aderente alla codifica mpeg4 (h.264 – Avc). Come già avvenuto in passato in occasione dei precedenti switch off, anche oggi molti utenti potrebbero riscontrare malfunzionamenti vari che compromettono la normale fruizione della programmazione tv. Ecco una serie di problemi e relative risoluzioni pratiche.
Cosa fare se il segnale è scarso o assente e non si vedono i canali La problematica più diffusa e grave.
Con la vecchia tv era possibile orientare l’antenna per passare dal famoso effetto neve a una ricezione man mano più limpida, ma con il digitale terrestre se il segnale non è sufficiente allora lo schermo diventa nero. Il primo passo è quello di una prima risintonizzazione, dal menu interno di impostazione/configurazione: se viene richiesto un codice pin, di solito è “0000” o “1111” oppure “1234”. Dunque, controllare il cavo dell’antenna, un particolare spesso trascurato: è sempre meglio prediligere quelli più spessi e meno flessibili che, seppur meno comodi da installare, garantiscono una minore perdita di segnale. Il cavo deve essere il più “steso” possibile, soprattutto in prossimità del connettore dell’antenna per evitare anche danneggiamenti col tempo.
Inoltre, è meglio che il cavo antenna non sia instradato dentro un dispositivo ponte come un registratore digitale che oltre a causare perdite di qualità può anche entrare in modalità di risparmio energetico abbassando la resa. È bene controllare anche lo stato dei connettori e degli ingressi della televisione. Dopo aver controllato il cavo e annessi, conviene effettuare nuovamente una risintonizzazione dei canali dal menu di impostazioni/configurazioni, eventualmente procedere con un reset di fabbrica di tv e decoder e se il problema persiste allora riguarda l’impianto. In questo caso il fai da te è più complicato, perché la prassi vorrebbe l’uso di uno strumento professionale come un misuratore di campo per comprendere se l’antenna sia piazzata in un posto errato. Inoltre, l’antennista può verificare se il livello di segnale che giunge in casa rientri nei limiti minimi.
Come sistemare i problemi all’audio
Un altro particolare non da poco è quello dei problemi all’audio e la causa può gravitare attorno allo standard Dolby Digital, che crea conflitti su tv più economiche e soprattutto su contenuti di tipo on demand in alta definizione. Una possibile soluzione sta nell’utilizzare l’uscita audio coassiale e scegliere l’impostazione audio interna su stereo. Come capire se la tv è pronta al nuovo digitale terrestre Come vi abbiamo spiegato in modo più approfondito, dopo aver effettuato la risintonizzazione si può effettuare un test per la compatibilità diviso in due parti. Nella prima ci si connette ai canali Rai 501, 502 o 503 (quelli in alta definizione) e se il segnale si visualizza correttamente e si nota il logo HD allora tv/decoder sono correttamente dotati di chip di codifica dello standard mpeg 4, mentre per verificare anche la predisposizione al successivo switch off di gennaio 2023 del segnale hevc main10 si può verificare la corretta visualizzazione del canale di test di Rai o Mediaset rispettivamente ai numeri 100 o 200.
Se dopo tutte queste procedure i problemi persistono, allora la soluzione più semplice è quella di puntare su un decoder compatibile col nuovo digitale terrestre. Se si è alla ricerca di modelli sui quali puntare ecco la nostra scelta dei migliori decoder dvb-t2, le varianti per chi cerca di più come quelli che offrono anche funzioni smart (come per esempio le app in streaming come RaiPlay, Netflix o Prime Video) e ai prodotti più compatti ed economici che si possono nascondere dietro al televisore. Qui, infine, quelli con spedizione immediata.
Fonte: Wired