Come sta il mercato dei PC? Secondo Gartner sta piuttosto bene, con una crescita dell’1,1% nel terzo trimestre. Gli analisti parlano di crescita modesta, con vendite totali pari a 68 milioni di unità, 1 milione in più rispetto allo stesso periodo del 2018.
A dare la spinta alle vendite, neanche a dirlo, il passaggio a Windows 10 da parte di molte aziende e privati, con il conseguente aggiornamento dei computer. Mikako Kitagawa, senior principal research analyst di Gartner, fa notare che “l’entità dell’impatto cambia in base alle condizioni del mercato locale e allo stadio del ciclo di aggiornamento”.
Ad esempio, il Giappone ha visto crescere le vendite di PC del 55% nel terzo trimestre, sia grazie al passaggio a Windows 10 sia per la corsa agli acquisti a fronte di un possibile cambio della tassazione sulle vendite. “Questa forte crescita ha aiutato a far crescere il mercato dei PC in tutto il mondo”.
Gartner sottolinea che né lo shortage delle CPU Intel (eccesso di domanda e conseguente scarsa disponibilità dei processori) né le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno avuto un impatto significativo sulle vendite nel trimestre.
“Lo shortage delle CPU Intel ha aperto opportunità per produttori alternativi, come AMD e Qualcomm, di riposizionare i loro processori nel mercato PC dove Intel è dominante. Collaborando con Microsoft, Qualcomm ha promosso i PC always connected, dotati di connettività LTE. Anche se questo segmento non ha preso piede, la maggior parte dei produttori di PC ha presentato notebook con connettività cellulare integrata”, si legge nel report di Gartner.
I prezzi in calo di componenti come DRAM e SSD rispetto al passato sta aumentando i margini di guadagno per i produttori di PC, in particolare i top 3: Lenovo, HP e Dell. A fare bene anche Acer che ha visto crescere le vendite del 3,3%. Da sottolineare che i dati Gartner riguardano i PC desktop, i notebook e affini, ma non Chromebook e iPad.
“Questo report preliminare non include le spedizioni di Chromebook perché Gartner non definisce il Chromebook come un PC. La crescita dei Chromebook ha superato quella dei PC da quando Gartner ha iniziato a monitorare il mercato nel 2012, ma ora ci sono segni di saturazione nel mercato dei Chromebook in Nord America. Mentre il mercato mondiale dei Chromebook è cresciuto nel terzo trimestre, in Nord America ha subito un modesto declino per la prima volta dal debutto nel 2011”.
Interessante inoltre notare come Microsoft, che da poco ha presentato i nuovi Surface, sia il settimo produttore di PC al mondo e il quinto negli Stati Uniti nel terzo trimestre. In terra natia ha venduto 602 mila unità strappando una quota del 4,1%, posizionandosi dietro Apple al 14,8% e davanti ad Acer (3,2%).
Quanto al mercato EMEA, che contempla anche l’Europa, gli analisti hanno registrato un aumento delle vendite del 3%, per un totale di 19,4 milioni di unità. Bene i PC business, salvo nel Regno Unito dove la domanda è debole a causa delle incertezze sulla Brexit. “I PC desktop sono ancora il form factor popolare in molte aziende europee, anche se le vendite di notebook sono tornate a crescere dopo due trimestri di declino”.
Anche IDC ha rilasciato i propri dati, che tutto sommato sono in linea con quelli di Gartner per quanto concerne i trend. IDC parla però di un incremento delle vendite del 3%, quindi i dati Gartner potrebbero essere conservativi.
Fonte: Tom’s Hardware